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L'orario di funzionamento dei primi giorni di scuola è quello completo per tutti i plessi di scuola primaria e secondaria.

Si avvisa però che per accogliere in modo più tranquillo i nuovi alunni il primo giorno di lezione, il 15 settembre le classi Prime della scuola Primaria Masaccio, Primaria Sante Tani e Secondaria IV Novembre entreranno alle ore 9,10.

Il Dirigente Scolastico

Marco Chioccioli

Il riallestimento degli ambienti non è stato pensato come operazione solo estetica: è il primo passo di una vera riorganizzazione del modo di stare a scuola, innovativo e stimolante.

Le aule non vengono assegnate alle classi, ma ai docenti (uno o due per aula): questo rende ogni stanza della scuola un laboratorio disciplinare, sistemato e gradualmente arricchito di materiali e strumenti per l'apprendimento di una specifica disciplina e secondo le scelte del docente. Nella nostra scuola non ci sarà solo il laboratorio di Tecnologia o di Scienze, ma anche di Arte, di Musica, di Inglese, di Italiano, di Matematica, di Religione... Ogni ambiente viene gradualmente sistemato dall'insegnante che lo usa disponendo gli arredi in modo funzionale alla disciplina e al suo personale metodo di insegnamento, arricchendo le pareti di materiale didattico di supporto che faciliti e agevoli la comprensione e il richiamo di concetti e procedure, tenendo a portata di mano libri e strumenti utili allo svolgimento delle lezioni e delle attività.

Le aule sono raggruppate sui piani per affinità disciplinare: avremo il piano terra dedicato alle attività motorie ed espressive (Ed. Fisica, Musica, Arte, Tecnologia come Fab Lab), il primo piano dedicato alla Matematica e alle Scienze, il piano secondo destinato all'Italiano, alla Storia e alla Geografia, il terzo piano destinato ai linguaggi (Inglese, Francese, Spagnolo, Tecnologia come linguaggio informatico, Italiano come L2, Biblioteca) e alla Religione e alle Materie Alternative. In ogni piano avremo anche ambienti dedicati alle attività specifiche di sostegno.

Il riallestimento degli spazi comuni serviva anche per rendere il più possibile evidente e riconoscibile la differente destinazione dei piani.

In tutto questo gli alunni saranno gradualmente allenati e abituati a muoversi, solitamente ogni due ore di attività, da un laboratorio all'altro, per cambiare disciplina, cambiare docente e cambiare ambiente di apprendimento. I movimenti degli alunni saranno prima guidati e svolti via via più in autonomia, ma sempre sotto la vigilanza di tutti gli adulti ai piani e per le scale (docenti e collaboratori scolastici). Tutti si muoveranno su una rampa di scale sempre in salita e sull'altra sempre in discesa.

Secondo la letteratura quei minuti di spostamento organizzato e guidato rispondono al bisogno fisiologico di movimento anche fisico e spaziale che i ragazzi (come gli adulti) periodicamente hanno e aiutano a mitigare una necessità che diventa altrimenti una irrequietezza fisica e psicologica che incide e in modo più fastidioso o rischioso nei cambi d'ora e durante le lezioni.

In secondo luogo il muoversi in modo significativo e via via più autonomo fra un ambiente di apprendimento e l'altro cambia gradualmente l'approccio degli alunni alla scuola. Nel modello organizzativo tradizionale uno studente entra nella sua classe al mattino e per 5 o 6 ore vede 'sfilargli' davanti in cattedra, come su un palcoscenico vuoto e neutro, 3, 4 ,5 o anche 6 docenti, ciascuno con la sua materia, i suoi contenuti, il suo libro di testo: è un modello che favorisce un atteggiamento passivo degli alunni, che nel migliore dei casi è ricettivo, nel peggiore genera disinteresse, noia, distrazione. Nel modello che intendiamo mettere in pratica invece gli alunni si devono attivamente spostare in ambienti diversificati e predisposti per quegli specifici contenuti e quelle specifiche attività. Questa attivazione fisica e motoria, l'investimento sulla loro autonomia crescente di movimento ne favoriscono la partecipazione, il protagonismo, l'interesse e forse persino il piacere di fare e imparare.

Non siamo la prima scuola in Italia ad adottare questo modello: ci sono decine di Istituti che lo hanno già fatto. Si chiama Modello DADA e la nostra scuola sta per entrare nella rete di Istituti che li raccoglie.

E' un progetto ambizioso che nelle sue linee portanti è già definito, ma che andrà a regime gradualmente e che sarà sottoposto a continuo monitoraggio nel suo procedere, per apportare gli aggiustamenti o i correttivi che fossero necessari.

Per presentarlo e per rispondere a dubbi saremmo lieti di parlarne in un incontro a distanza il giorno martedì 13 settembre dalle ore 18,00 su Google Meet.

L'incontro si svolgerà sulla stanza MODELLODADA; per partecipare è necessario utilizzare le credenziali della GSuite di proprio figlio (quelle dello scorso anno; i nuovi iscritti dell'Istituto sono pregati di lasciare il nominativo e la mail in segreteria per ricevere le credenziali).

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Missione compiuta: i quattro giorni di lavoro sono giunti al termine e il risultato è splendido.

Ringrazio tutti i partecipanti e tutti i nostri sostenitori.

Sperando di non dimenticare nessuno (e scusandomi se capiterà), cito con enorme gratitudine: gli amici dell'Associazione Baobab, gli Scout CNGEI, i ragazzi di Onda d'Urto, la Sezione Soci Coop di Arezzo, l'Associazione ACB Social Inclusion, il Circolo Legambiente di Arezzo, l'Associazione ToscanABILE, i writers Marco, Braca, Lorenzo, la Benedetta, Jo Spuenz, gli amici Marco Tulli, Stefano Ferri, Stefano Gonnella, Stefano Buti, l'amico imbianchino professionista Leandro e poi, naturalmente, tutti gli studenti e gli ex-studenti che si sono fatti coinvolgere, i genitori che hanno partecipato, gli insegnanti e il personale scolastico, per un impegno personale che è andato molto oltre i propri doveri lavorativi.

Un ringraziamento speciale va ad una straripante Donatella Bidini, che ha immaginato, progettato, organizzato, preparato, coordinato e rifinito tutta l'operazione. E infine un grazie al Comune di Arezzo che ha consentito e reso possibile tutto quanto con le preliminari attività di muratura e di smaltimento dei vecchi arredi e con l'autorizzazione concessa a Donatella Bidini di prestare per settimane la sua attività per il Centro di aggregazione comunale nel plesso scolastico. In termini di coinvolgimento e di risultato è stato un grande successo.

Il Dirigente Scolastico

Marco Chioccioli

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Stamani, lunedì 5 settembre è iniziata la decorazione degli ambienti. 

Tanto impegno da parte dei ragazzi e dei volontari presenti. Manca ancora un ultimo sforzo. 

Chi vuole partecipare domani 6 settembre è il benvenuto!

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Il P.T.O.F.  è il Piano Triennale dell’Offerta Formativa di una scuola e si identifica nella sue scelte formative e nelle attività didattico-educative.
E’ caratterizzato da scelte intenzionali, coerenti, condivisibili, valutabili.
Tale documento:
    - definisce il progetto culturale e pedagogico;
    - rende l’attività didattico-educativa trasparente e leggibile nelle scelte e nelle motivazioni;
    - pone l’alunno al centro di ogni progettazione;
    - definisce gli standard minimi dello sviluppo di capacità, linguaggi, atteggiamenti.

Compito della scuola è quindi sviluppare nei bambini:
   ♦ l’identità
   ♦ l’autonomia
   ♦ la competenza.